Alla fine è accaduto proprio quello che volevamo evitare. Un minore ha acquistato un gelato sul presupposto che il gelataio avesse esposto in vetrina il classico cartello "senza glutine". In realtà il gelataio non conosceva nulla del mondo dei celiaci, voleva solo allargare il giro di clientela, e ha rischiato di causare gravi danni alla salute del minore. Non ha tenuto conto infatti della regola principe in questi casi: evitare contaminazioni, che sono il pericolo maggiore per un celiaco. Almeno statisticamente. Per questo avevamo chiesto che la provincia istituisse un elenco di soggetti abilitati alla somministrazione di alimenti di questi particolari "clienti" che sono indubbiamente i celiaci. Elenco che consentirebbe di dare adeguata istruzione ai rivenditori di alimenti, dal gelataio al pizzaiolo etc. che vogliono proporsi a questa particolare tipologia di clientela. Questo è uno dei tanti casi in cui non si può
apprestare tutela ad un bene importante come la salute con il normale sistema sanzionatorio, pur necessario, ma si poteva fare una cosa molto semplice: prevenire. Invece, la proposta è stata semplicemente respinta, e si dovrà attendere, come al solito, che qualcuno si faccia male veramente, e poi si interverrá. Forse.